CONTRO LO SFRUTTAMENTO E IL CAPITALISMO, AZIONE DIRETTA E LOTTA
A Torino la giornata del 28 gennaio ha visto la partecipazione di molte “categorie lavorative e non” alla manifestazione di piazza indetta dalla FIOM e dai sindacati di base.
Anche noi anarchici vi abbiamo partecipato: alcuni in veste di studenti e altri di precari, disoccupati e lavoratori. Ma prima di tutto vi abbiamo partecipato con lo spirito che da sempre ha contraddistinto gli anarchici: stare dalla parte di chi lotta per la vita, la libertà e la dignità.
Per noi, oggi, manifestare in piazza con la FIOM non ha significato condividerne le scelte e approvarne le mosse politiche, ma contestarne il comportamento e gli anni di lotte svendute ai padroni per scendere a patti e compromessi.
Oggi siamo scesi in piazza dalla parte dei lavoratori, che ogni giorno subiscono i ricatti e le offese dei padroni. Non è solo Marchionne a minacciare i lavoratori, ma tutti i padroni, che come tali vanno aboliti.
Speravamo che questa data, qui a Torino, sarebbe significata la ripresa del movimento studentesco, ma almeno in parte questa speranza si è rivelata vana.
E’ vero, c’erano molti studenti in piazza, ma ciò non basta per far ripartire un movimento.
Come anarchici pensiamo che tutte le lotte siano l’espressione (consapevole o non) di un’ opposizione al sistema vigente, governato da politicanti e padroni.
Per questo motivo eravamo in piazza anche come studenti: la lotta contro la Gelmini è lotta contro l’ignoranza, la cui presenza è direttamente proporzionale alla forza del potere statale.
La lotta dei lavoratori è, per noi, lotta alle ingiustizie e all’oppressione.
Solo se il movimento studentesco prenderà coscienza del fatto che la lotta non deve stare su terreni istituzionali, ma deve essere lotta per la libertà,potrà avere la speranza di rinascere forte come non mai.
CAST (Collettivo Anarchico Studentesco Torinese)