IL VICOLO CIECO

  • Maggio 8, 2011 22:48

Dopo mesi, troppi mesi, di nuovo tutti in piazza. Tutti uniti perché 
oggi c’è lo
sciopero generale, un’occasione imperdibile, oggi si fa sul serio, 
poiché uniti possiamo
sconfiggere la destra e Berlusconi, così, magari, vince Fassino.
George Orwell in un suo grande romanzo, 1984, descriveva quale sarebbe 
stata la
società futura; gli uomini avrebbero parlato una lingua particolare 
denominata
neo-lingua, nella quale libertà significava schiavitù, pace voleva dire 
guerra, ecc.
Dopo più di 60 anni dall’uscita di questo romanzo distopico pare che 
purtroppo
Orwell abbia previsto tutto. Oggi: per mantenere la pace scarichiamo 
bombe sulla
Libia; per la nostra libertà lo Stato riempie le strade delle nostre 
città di polizia,
soldati, addirittura carri armati. Anche la parola sciopero generale è 
entrata a far
parte della neo-lingua, un tempo aveva un significato importante di 
lotta contro il
sistema capitalistico al fine della sovversione dell’esistente, 
pronunciata dalla CGIL
muta significato in sottomissione al potere dell’unico grande 
sindacato.
La CGIL, mostrata dalle televisioni come il sindacato più combattivo, 
scegliendo
la strada della concertazione cerca di impedire che le lotte si 
trasformino in
conflitto sociale. Per il sindacato di Stato la cosa più importante, 
prima della
difesa dei diritti o di altre amenità tanto sbandierate, è che i 
lavoratori non si
autorganizzino, la protesta deve restare negli stretti confini della 
Costituzione,
mai andare oltre, altrimenti il sindacato condannerà i violenti. 
Violenza per noi è
andare a lavorare tutti i giorni sotto un padrone, è vedere militari e 
polizia per
le strade, è scoprire che la propria vita dipende da un pezzo di carta 
in cui c’è
scritto in quale stato dobbiamo stare, invece, per la CGIL è ribellarsi 
a questo
sistema.
Lo sciopero generale era necessario in autunno per la vertenza di 
Pomigliano o a
gennaio per quella di Mirafiori, adesso questo sciopero, sarebbe più 
corretto chiamarlo
pagliacciata, generale ha il solo scopo di fare un favore al PD e ai 
suoi
scagnozzi per le elezioni.
Credere che da un’iniziativa di un sindacato confederale possa 
ripartire un movimento
studentesco che faccia davvero paura o almeno dia parecchio fastidio a 
chi
ci governa è molto ingenuo, questa strada non ha via d’uscita è appunto 
un vicolo
cieco.
LA SCELTA DELL’AUTOGESTIONE
E’ ora di ribellarsi anche contro quei partiti o quei sindacati
che vorrebbero comprendere le nostre problematiche
ed erigersi a nostri rappresentanti, non ne abbiamo bisogno.
Questo autunno abbiamo dimostrato occupando
e autogestendo le scuole e le università di essere in grado
di fare da soli, perché ora seguire un sindacato?
Per resistere alla crisi, allo sfruttamento del lavoro salariato
o alle follie nucleari, l’unica strada è quella dell’autogestione
e dell’azione diretta senza delega.